VIII Legislatura – Tornata del 5 marzo 1861
nella prima sezione, ove questo elettore era andato ad annunciare che il risultato di Piscinola fosse stato a favore del Ranieri.
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Se il fatto fosse vero, mentre non vi è nessuna prova legale, l'uffizio ha osservato che avrebbe potuto formar materia di reclami contro la
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votazione, annunziando essere nullo qualunque voto si fosse dato al signor Ranieri, per aver lo stesso riportato la maggioranza nell'altra sezione; che il
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L'ufficio, esaminando questa assertiva, ha trovato che è del tutto insussistente nel fatto, imperciocchè i reclamanti asseriscono che si fosse il
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si fosse associato alle loro doglianze nell'atto della elezione; mentre, per contro, lo stesso figura da presidente definitivo di quella sezione di
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Neanco ciò sussiste, poichè il verbale attesta che i bollettini furono trovati nello stesso numero dei votanti. E, quando anche fosse vera la
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delle liste, perchè si viene asserendo che vi fossero inclusi dei morti, cosicchè si fosse permesso a non elettori di votare in nome di essi; a ciò si
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Si dice che il figlio di un certo Giavelli Claudio votò pel padre ottuagenario di Berzesio senza essere iscritto. Posto che l'asserzione fosse pur
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dell'importanza di siffatta nullità, ove fosse accaduta nelle operazioni generali del collegio.
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questo sia avvenuto per malvolere o negligenza da parte del segretario del comune di Florinas, l'ufficio VI opinò che fosse conveniente di rimettere
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essi letterato non fosse, può la cosa essere proceduta legalmente.
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Per tutte queste ragioni conchiudeva l'ufficio che la nullità dei verbali della sezione di Pula fosse pronunciata, e che non ostante si dovesse, come
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Comprenderei questo ragionamento se l'ufficio di analfabeti, cosa inaudita negli annali delle elezioni, fosse stato eletto all'unanimità di voti da
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Potrebbe nascere la supposizione in taluno che il presidente, quello che è dalla legge chiamato a leggere le schede, fosse analfabeto, cioè non
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quindi, comunque fosse composto l'ufficio definitivo, l'eletto avrebbe tuttavia conseguito la maggioranza. Io vi voglio concedere tutte le probabilità
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questo scrutatore, il quale è stato costituito per controllare le schede, fosse precisamente quel tale che era letterato, risultando dal verbale che i
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accennava il signor relatore, che cioè la sezione, di cui si tratta, possa essere considerata come se si fosse astenuta dal dare il voto.
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altro non si fosse rinvenuto, ma, signori, dove andremmo? Come sarebbe interpretata la legge elettorale? La conseguenza sarebbe quella di togliere affatto
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Ora ell'era una necessità di ritenere un pleonasmo quella tale disposizione che è invocata, sempre quando si fosse votato lo schema proposto dal
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distinguono tra uno stipendio ed una indennità. E, facciasi ragione al vero; anzitutto io domanderò: se voi avevate intenzione che fosse per indennità di
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E qui entro nella più grave questione politica, questione che, a mio avviso, sarebbe vulnerata, qualora fosse adottata la massima che vi si viene
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incontro al pericolo di privarci del senno italiano. Povera Italia, se essa fosse condannata a non avere altri uomini ed altro senno che quello, anche
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non fosse intervenuta, i deputati nominati a far parte di quella sezione straordinaria avrebbero dovuto cessare dalla deputazione.
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Quando questa Commissione fosse composta di tanti egregi uomini che avessero seggio in questo Parlamento, una volta che fossero entrati in un ordine
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Galeotti. Non avrei preso a parlare in questa questione, se il mio nome non fosse stato citato dall'onorevole preopinante.
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“La Commissione ha creduto poi di togliere radicalmente il pericolo di eludere la legge, quanto al numero degl'impiegati, tuttavolta che fosse
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parlamentari, ad un deputato che fosse chiamato alla capitale e dovesse incontrar spese per lavori cui non sarebbe tenuto in forza del mandato legislativo.
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Il signor ministro dell'interno ci disse allora che, se gli fosse stato interdetto di introdurre i membri del Parlamento in questa Commissione, egli
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Accademia della crusca
